Con l’approvazione delle tabelle per il risarcimento dei danni gravi alla persona e l’applicazione di una serie di misure, che vanno dalla scatola nera a una più stringente azione antifrode, le tariffe rc auto potrebbero scendere fino all’8 per cento.
Lo ha affermato il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, ascoltato alla Camera dalla commissione Finanze nell’ambito della risoluzione su risarcimenti e prezzi delle polizze.
Il solo via libera alle tabelle atteso da sette anni, ha sottolineato Minucci, potrebbe tradursi in uno sconto del 3-5%, corrispondenti a circa 20 euro a polizza, con un risparmio per il complesso degli automobilisti pari a oltre 800 milioni l’anno.
L’Ania stima, inoltre, che gli effetti complessivi “sarebbero notevolmente più significativi nelle aree critiche del Paese, raggiungendo almeno una percentuale di riduzione a doppia cifra”.
Nel 2012 il 68,5% del costo complessivo dei sinistri rc auto è attribuibile, con un valore di 8,3 miliardi, al risarcimento di danni alla persona (5,6 miliardi, pari al 46% del totale, la somma erogata per invalidità gravi e morte).
Dal confronto con i principali Paesi europei, illustrato dall’Ania in Commissione, emerge per l’Italia che i valori indicati nella tabella in approvazione risultano superiori. In particolare, per un’invalidità al 60% a danno di un giovane di venti anni il risarcimento proposto è di 333.700 euro (valore aggiornato al 2012), contro i 379.700 riconosciuti quest’anno dal Tribunale di Milano e i 230mila stabiliti in Francia.
Tra le altre azioni proposte per ridurre le tariffe, l’Ania indica la riparazione dei mezzi in forma specifica attraverso strutture convenzionate, la riduzione del termine massimo per la presentazione della richiesta di risarcimento, metodi obiettivi di misurazione dell’andamento dei prezzi e l’organizzazione in tempi rapidi della struttura antifrode presso l’Ivass, con l’attivazione di una attività di supporto investigativa.